Visita al Santuario
Stai per visitare la Basilica? Allora ti conviene sapere alcune cose:
Tanta gente visita questo luogo perché prima ci ha visitato Maria per portarci da Gesù
Infatti era il 3 aprile del 1490 quando Bartolomeo Pederbelli, ricercato già per omicidio a Bergamo, interessato più alla dote che alla sua donna, vedendo che il cognato non anticipava il pagamento della liquidazione della dote e infastidito dei richiami che la moglie gli faceva per la sua condotta a volte sregolata, approfitta d’un invito che fa a sua moglie Caterina per visitare i genitori di lui. Alla sera, quando sono fuori città e le porte delle mura sono state chiuse, lui devia dalla strada e si inoltra nel bosco chiamato il Novelletto. La fa scendere da cavallo e l’aggredisce ferocemente con la spada. Mentre tenta di coprirsi, la mano le viene mozzata.
Lei, intuendo di essere vicina alla morte, invoca Maria chiedendo di non morire senza aver ricevuto i Sacramenti. D’altronde cosa sarebbe questa vita se venisse a mancare Gesù? Maria non si fa aspettare e appare a consolarla. Improvvisamente le emorragie cessano, lei viene portata dalla Madonna a casa dei contadini Samanni e Mongia i quali, il giorno dopo, quando le porte saranno aperte, la porteranno in città. Il sacerdote, il medico e il magistrato l’aspettano e rimangono sbalorditi al vederla ancora in vita con quattordici ferite mortali, ma ancora di più al constatare la pace che vive e il modo come racconta l’accaduto. Lei riceve la comunione e ancora improvvisamente riprende l’emorragia che la porterà alla morte in breve tempo. Il luogo indicato da Caterina, dove è avvenuta l’apparizione, diventerà subito meta di pellegrinaggio di tante persone che cercano il conforto e l’intercessione di Maria.
Alcuni posti, non semplicemente da guardare, ma da contemplare e pregare!
La prima parte da visitare è lo “Scurolo” il luogo più caro ai cremaschi. Qui sostò in devota preghiera il Papa Giovanni Paolo II. La storia ci racconta che qui si trovava la croce che segnava il luogo dell’apparizione di Maria. Le vetrate ci raccontano sia l’apparizione, sia i miracoli del 3 maggio che accadevano davanti alla croce. Le sculture del periodo carmelitano raffigurano l’apparizione.
Anche lì troviamo il bassorilievo della Madonna col bambino Gesù che pianse davanti a numerosi testimoni nel 1869.
Recita un’Ave Maria affidando a lei tutte le tue fatiche. Vedrai che sei in buone mani! Dopo lo scurolo vai al centro della basilica e soffermati a contemplare, e non solo a guardare, le quattro meravigliose pale che ci inoltrano nel mistero della vita di Gesù. Due sono d’indole natalizia (“l’adorazione dei pastori” e ”l’adorazione dei magi”) e due d’indole quaresimale (“la salita al calvario” e “la deposizione di Gesù”). In ogni istante della vita di Gesù troviamo sua madre Maria. Lasciati stupire e rallegrati come i Magi davanti al mistero di un Dio che ci ha visitato e ringrazia il Padre che ci ha dato suo Figlio, luce per ogni uomo.
Domandati se tu, come la Veronica, sei capace di affrontare una moltitudine indifferente a Gesù e sai avvicinarti per aiutarlo; infine sotto il quadro della deposizione, trovi la cosa più bella e importante del santuario: il tabernacolo con Gesù nell’Eucaristia. Fai un atto di fede alla sua presenza e chiedi, come Caterina, di non staccarti mai da Lui, di non morire senza i Sacramenti. Uscendo da ponente, troverai le acquasantiere e il fonte battesimale. Li siamo diventati figli di Dio. Bagna un dito con l’acqua santa e, senza fretta, fai il segno della croce sulla fronte. Chiamalo ancora: papà e ascolta quella voce che ci trasforma: “ecco mio figlio diletto in cui mi compiaccio” (Mt 3, 13)
Altri regali che il Signore ci fa inquesta chiesa (Le indulgenze)
Tutti noi camminiamo (pellegriniamo) verso il Signore perché sappiamo che in lui troviamo vita. Tutti ci accorgiamo che stando vicini a lui, esce il meglio di noi, invece quando ci allontaniamo da lui emerge il peggio della nostra persona. È per questo che vogliamo far lotta al peccato e alle sue conseguenze che ci allontanano da lui. A partire del 7 agosto 2009 il nostro Santuario Basilica di Santa Maria della Croce è stata arricchita con la facoltà di elargire la grazia dell’INDULGENZA PLENARIA a tutti coloro che visitano questa basilica in particolare atteggiamento di conversione. Non si tratta di un gesto magico per comprarsi il cielo o risparmiarsi una confessione, ma di una grazia che ci fa sperimentare la chiesa come Madre che ci aiuta a combattere ogni cosa che ci impedisca una piena comunione con Gesù.
Per questo viene chiesto al pellegrino di adempiere le consuete condizioni Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del sommo Pontefice) quando devotamente si partecipa ad una qualche sacra funzione o almeno si reciti il Padre Nostro e il simbolo della fede (Credo) nel nostro Santuario Basilica nelle seguenti occasioni:
– Nel giorno della festa titolare della Basilica Liberiana (Santa Maria Maggiore, 5 agosto);
– Nel giorno della festa titolare del Santuario di Santa Maria della Croce (3 aprile);
– Una volta all’anno nel giorno che ciascun fedele avrà liberamente scelto;
– Ogni qualvolta in gruppo e per motivi di devozione vi si rechino in pellegrinaggio.